16Cos’è il certificato ADR? In che modo disciplina il trasporto di merci pericolose?

Nell’ambito della guida e, ancor di più, in quello dei trasporti su strada, è bene fare delle distinzioni sulle specifiche documentazioni necessarie per svolgere tali attività.

Ci sono casi in cui è sufficiente una patente C o D, altri in cui serve una certificazione specifica da affiancare alla patente, altri in cui è necessario essere in possesso di patentini particolari, come quello ADR, per il trasporto di merci pericolose.

Entriamo di più nel dettaglio per capire insieme di cosa si tratta.

 

ADR: cos’è e a chi è rivolto

Un certificato di formazione professionale (CFP) a tutti gli effetti, l’ADR è un patentino obbligatorio per chi guida veicoli che trasportano merce pericolosa, sia in ambito nazionale che internazionale.

In particolare, la sigla ADR si riferisce alla disciplina che regolamenta il trasporto di merci pericolose e le esenzioni ed è valida per tutti gli Stati firmatari dell’accordo. L’acronimo ADR, infatti, significa in francese “Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada”.

Tale certificato è rivolto a tutti i conducenti che trasportano merci pericolose, sia a livello nazionale che internazionale, con i seguenti veicoli:

  • Veicoli a batteria con capacità superiore a 1000 litri;
  • Veicoli a cisterna fissa o smontabile con capacità superiore a 1000 litri;
  • Veicoli di qualsiasi massa complessiva a pieno carico che trasportano esplosivi;
  • Veicoli che trasportano contenitori-cisterna aventi capacità superiore a 3000 litri;
  • Veicoli con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e diversi da quelli elencati sopra, che trasportano quantitativi superiori a quelli indicati dalla normativa.

 

Esame per la patente ADR e sua validità

Per ottenere il certificato ADR è necessario frequentare un corso di qualificazione e successivamente sostenere un esame teorico, che serve a valutare le abilità e le conoscenze del candidato.

L’esame per il corso base si svolge mediante un quiz generico a risposta multipla, mentre quello specialistico presenta domande specifiche, che variano a seconda dell’indirizzo scelto (cisterne, materie esplosive, materie radioattive).

Il certificato ha una validità di 5 anni e può essere rinnovato per i successivi 5, dopo aver frequentato un corso di aggiornamento, che ha l’obiettivo di preparare i conducenti su eventuali novità tecniche e giuridiche.

Si può prendere parte al corso di aggiornamento già un anno prima della scadenza del certificato di formazione professionale: anche per questo sarà necessario svolgere un esame a risposta multipla, stavolta però con un numero di quiz inferiore al precedente.

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