Nazionalizzare una vettura proveniente dall’estero

L’acquisto di una vettura è sempre un passo estremamente importante. Le valutazioni da fare prima di procedere sono molte, poiché tutti desiderano che la propria auto abbia una vita lunga, senza intoppi di percorso. Negli ultimi anni si è diffusa una tendenza che sembra ormai esser diventata prassi. Si tratta della consuetudine che vede sempre più persone decidere di acquistare auto all’estero. Il motivo principale che spinge i compratori a guardare con interesse al mercato straniero è, senza dubbio, il confronto tra il prezzo praticato in Italia e quello forse più accessibile, stabilito oltre i confini nazionali. Perché si riveli davvero un buon affare, però, occorre sapere quali sono esattamente le procedure da seguire per nazionalizzare la vettura, così da garantirne la circolazione sul territorio dello stato. 

Cos’è la nazionalizzazione

Con il verbo nazionalizzare si indica l’atto di importare un dato veicolo, acquistato in un paese estero, entro i confini dello stato italiano, per poi procedere con l’iscrizione dello stesso al Pubblico Registro Automobilistico ed, in seguito, alla Motorizzazione Civile. In questo modo si provvede alla regolarizzazione della vettura, che sarà, a tutti gli effetti, un bene legittimamente posseduto sul suolo italiano. È doveroso ricordare che, senza i suddetti passaggi, al proprietario di veicolo estero è inibita la circolazione sulle strade italiane. La trafila burocratica può risultare non particolarmente agevole, per cui si consiglia l’intervento di un’agenzia specializzata, che affianchi il privato nello svolgimento delle pratiche in questione. 

La prassi 

Quando la Motorizzazione civile riceve la richiesta di nazionalizzare una vettura, effettua delle preliminari verifiche, volte a valutare l’idoneità del veicolo e la presenza di tutti i documenti richiesti. Solo dopo l’esito positivo dei controlli potrà essere rilasciata la carta di circolazione. A questo punto, e non oltre i 60 giorni, la vettura potrà essere iscritta al PRA, che richiede tutta una serie di documenti, da presentare per poter concludere la procedura di nazionalizzazione. Sarà obbligo del privato assolvere ai pagamenti richiesti dallo stato per tali operazioni. In particolare, egli dovrà pagare l’Imposta Provinciale di Trascrizione, l’imposta di bollo ed i costi per il rilascio delle targhe. 

Se hai necessità di nazionalizzare la tua vettura proveniente dall’estero, affidati ai professionisti dell’agenzia di consulenza Gamba, che da anni si occupa di seguire i clienti impegnati con le pratiche automobilistiche. Visita il nostro sito e scopri tutti i servizi a tua disposizione.

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